Che cosa vedrai
La concattedrale di Ruvo di Puglia, dedicata a Santa Maria Assunta, è uno dei più importanti esempi di romanico pugliese. Fu costruita tra il XII e il XIII secolo e presenta il classico impianto a croce latina. Bellissimi gli elementi in facciata, il rosone, i bassorilievi sui portali e molto intimo l’interno suddiviso in tre navate che sfociano nei tre absidi. I raggi del sole che entrano creano un bel gioco di luci tra la pietra calcarea bianca e le capriate lignee. Nell’ipogeo di recente scoperta si possono ammirare mosaici di epoca romana e tombe peucete. Non potrà mancare la visita nell’antico edificio, perfettamente conservato, ora Museo Archeologico Nazionale Jatta, risalente al 1848 dove è presente una ricca collezione di oggetti che risalgono periodo VII-II secolo AC e che testimoniano la vita e le attività delle popolazioni Apuliche pre Romane. Suddiviso in quattro sale raccoglie materiale ceramico della Magra Grecia in particolar modo corredi funerari della necropoli peucetica di Ruvo di Puglia. Di particolare interesse i vasi antropomorfi, alcune anfore apule e il cratere proto italiota. Il vaso che vi lascerà senza fiato è sicuramente il cratere attico a figure rosse che il Pittore di Talos del V secolo a.C. In questo capolavoro è rappresentato uno degli episodi della spedizione condotta dagli Argonauti al seguito di Giasone, per la conquista del famoso vello d’oro dell’ariete di Frisso.
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