quando ho fatto i miei primi passi, a 3 anni avevo già la mia andatura sicura, a 5 ho iniziato ad esplorare il mondo per non fermarmi più.
Ho avuto la fortuna di essere nata in una famiglia di viaggiatori.
Avevamo l’abitudine di trascorrere il tempo libero tra musei, chiese e boschi e quando non eravamo in giro per l’Italia, facevamo lunghe passeggiate sulle spiagge della mia amata Puglia.
Mio padre, un uomo curioso e con la deformazione professionale per i viaggi (era un ferroviere), mi ha trasmesso la passione per la storia, la sensibilità verso l’arte e l’architettura e la voglia di scoprire le città d’arte più importarti d’Italia e d’Europa.
La passione per la natura, per gli spazi aperti e l’amore per tutti gli animali, arriva da mia madre: una donna dal grande temperamento che mi ha trasmesso quel lato un po’ selvaggio di affrontare la vita e i viaggi.
Oggi, a 40 anni, ho la consapevolezza di avere un bagaglio genetico che non mi lascia scampo: io devo viaggiare e devo trasmettere questo amore agli altri, devo mostrare con orgoglio la terra in cui sono cresciuta, esattamente come mi è stato trasmesso durante tutta la mia vita.
Credo che gli studi intrapresi (architettura e scienze ambientali), le numerose e differenti esperienze di tour leader (castelli federiciani, chiese romaniche e barocche, grotte rupestri, Parchi Nazionali dell’ Alta Murgia e Gargano, Parchi Naturali Regionali, snorkeling e immersioni) e di viaggiatrice appassionata (Europa, Nepal, Cuba, Colombia, Australia, Thailandia, Tanzania, Egitto, Marocco, Tunisia, Turchia, Russia, Giordania, Israele e Cile ), abbiano aggiunto al mio innato senso di esplorare, quella passione e competenza che mi ha permesso oggi, di essere la guida turistica e naturalistica di cui i miei genitori possano essere orgogliosi.