Che cosa vedrai
Nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, non molto distante da Castel del Monte vi è un’ immensa necropoli di sepolcri a tumulo risalenti all’età del bronzo. L’area archeologica, in agro di Corato, si estende per circa 2 Km ed è costituita da una cinquantina di tombe circolari con una cista di quattro blocchi megalitici al centro, dove son stati rinvenuti oggetti in bronzo e in ferro e del vasellame. Venne casualmente alla luce in un campo coltivato a seminativo negli anni ’90 e da allora ripetute campagne di scavo, condotte dall’Università di Bari, hanno portato alla luce importanti corredi funerari che danno preziose informazioni sulla popolazione che abitava queste terre. Il vasellame prevalentemente frammentario sia di impasto che acromo e dipinto in stile geometrico in argilla depurata. Spicca una coppetta di tipo greco-orientale, proveniente dal sepolcro numero 12, databile tra il VII e il VI sec a.C.: si tratta di prodotto d’importazione o, comunque, d’imitazione locale da Metaponto o da Siris che trova numerosi riscontri nei complessi vascolari apulo materani. Il trekking alla scoperta della necropoli percorre una parte di bosco dall’elevata biodiversità: numerose specie arbustive presenti nel sottobosco e un alto numero di specie animali tra cui: volpi, ricci, donnole, cinghiali e talvolta lupi oltre ai numerosi rapaci. Immersi tra i profumi di macchia mediterranea, giungeremo fino alla chiesetta-neviera di S. Magno risalente al XII secolo, meraviglioso e caratteristico esempio di architettura sacra edificata con malta e pietre. Collocata nei pressi dell’omonima masseria ottocentesca, dove sarà possibile osservare tutto il complesso di architetture rurali legate alla transumanza, ha come custode della sua storia un esemplare secolare di quercia roverella dalla circonferenza di oltre 4 m.
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