Che cosa vedrai
La nostra visita guidata avrà inizio da Lecce, città simbolo del barocco pugliese. Qui la pietra arenaria, tenera e facilmente lavorabile, ha consentito ad abili lapicidi di creare il tripudio di decorazioni a ornare altari e facciate di chiese. Partendo da piazza Sant’Oronzo, il nostro tour toccherà tutti i luoghi topici di quella che, per le sue emergenze storico-artistiche, è anche nota come la ‘Firenze del Sud’: l’anfiteatro, il teatro romano, la chiesa di Sant’Irene e la piazza del duomo, col campanile e il palazzo vescovile. Ma sarà soprattutto la basilica di Santa Croce, capolavoro assoluto del barocco leccese, a lasciarvi increduli per l’eccezionale maestria con cui è stata concepita. L’elaboratissima facciata è, infatti, traboccante di sculture antropomorfe, fitomorfe e di colonne tortili. Qui la pietra davvero sembra merletto. Apprezzeremo la valentia dei maestri cartapestai che, nelle botteghe che si concentrano nei pressi della basilica, continuano l’antica tradizione di modellare figure sacre di ogni dimensione e prezzo. Il tempo di assaggiare il rinomato pasticciotto, un dolce di pasta frolla ripieno di crema, naturalmente accompagnato dallo squisito caffè leccese, e ci trasferiremo a Otranto dove si pranzerà degustando la tipica cucina marinara. Nel primo pomeriggio la visita guidata inizierà dall’incantevole lungomare, da cui, nelle terse giornate in cui spira la tramontana, è possibile apprezzare le montagne dell’Albania. Attraverso la maestosa porta Alfonsina si entrerà nella città vecchia, un dedalo di stradine sulle quali vigila il poderoso castello aragonese, fortificato nel XV secolo. Ma sarà la cattedrale normanna, dedicata all’Annunziata, a stupirvi per il preziosissimo pavimento a mosaico. Realizzato dal monaco Pantaleone tra il 1163 e il 1165, rappresenta l’albero della vita, con temi tratti dall’Antico Testamento. Doverosa è la visita alla cappella dove sono conservate le reliquie degli 800 martiri trucidati dai Turchi nel 1480 per aver rifiutato di rinnegare il cristianesimo. L’Unesco ha riconosciuto al “Borgo antico di Otranto” il titolo di patrimonio culturale in quanto “Sito messaggero di pace”.
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