Monte Sant’Angelo appare come una lingua bianca sulle pendici del Gargano. Sorge a 900 m s.l.m. ed è il paese più alto del promontorio, a picco sul golfo di Manfredonia, costruito a monte di profondi canyons che tagliano il territorio carsico ricco di grotte. La storia millenaria di questo luogo sacro, patrimonio dell’Unesco dal 1996, è legata proprio alla prima apparizione in grotta dell’Arcangelo Michele risalente al V secolo. Da allora milioni di pellegrini, Imperatori, Papi vi si sono recati prima di arrivare in Terra Santa lasciando segni sulle pareti. L’ingresso alla Basilica, in origine in salita, con gli Angioini assunse l’aspetto odierno: 86 scalini fino alla grotta dove apparse l’arcangelo che ha dato vita al culto micaelico nel mondo. Le epigrafe presenti descrivo perfettamente il carisma e la potenza del luogo: “ Qui è la casa di Dio e la porta del cielo” ; “Non è necessario che voi dedichiate questa Basilica che ho edificato, poiché io stesso, che ne ho posto le fondamenta, l’ho anche consacrata” ; “E’ questa la Cripta di San Michele Arcangelo, celeberrima in tutto il mondo, dove egli si degnò di apparire agli uomini. O pellegrino, prostrandoti a terra, venera questi sassi perché il luogo in cui ti trovi è santo” ; “Dove si spalanca la roccia, lì saranno perdonati i peccati degli uomini. Questa è una dimora speciale nella quale qualsiasi colpa viene lavata”.  E’ cosi sacro questo luogo che San Francesco non si sentì degno e incise il tao all’ingresso senza mai accedervi. Dopo il tempo dedicato alla preghiera visiteremo anche il museo lapidario dove son presenti reperti archeologi ed ex voto. Luogo di fede, storia e di pellegrinaggio eterno, un giorno indimenticabile per chi avrà la fortuna di giungervi.