Il Parco Nazionale del Pollino, che prende il nome dall’omonimo massiccio montuoso, a cavallo tra Basilicata e Calabria, con i suoi 192 565 ettari, è il più grande d’Italia.  Istituito nel 1988 è stato dichiarato sito Unesco nel 2015 per la presenza della faggeta di Cozzo Ferriero che è la più vetusta a Sud dell’Europa; 70 ettari si patriarchi di circa 500 anni. Anche i 69 geositi del Pollino Geopark hanno contribuito a questo importante riconoscimento. I vari sentieri, attraversano antichi circhi glaciali e depositi morenici, terminano oltre i 2000m, alle vette le più alte del meridione dove vive, abbarbicato su creste calcaree, il meraviglioso Pino loricato.  Questa specie rarissima ( Pinus leucodermis Ant.) è presente solo qui e tra le montagne balcaniche e greche e ha la caratteristica si sopravvivere ad ambienti ostili e temperature rigide; un vero e proprio guerriero, il cui tronco ha l’aspetto di una corazza, la “lorica” delle armature dei legionari romani, da qui l’origine del nome. La fauna variegata, di cui fanno parte molte specie non sopravvissute in altre zone montuose, comprende il lupo appenninico, il capriolo autoctono di Orsomarso, la lontra e diversi rapaci tra cui l’aquila reale e il capovaccaio. I trekking, sia a valle che in cima, regalano sempre momenti indimenticabili.