Che cosa vedrai
Barletta, conosciuta come città della Disfida, ha notevoli monumenti di interesse che sorprendono sempre il turista. La visita guidata inizierà dall’imponente Castello, al cui interno vi sono le testimonianze di tutte le dominazioni. Nato come fortezza a scopo difensivo in epoca normanna, fu poi residenza degli Svevi, degli Angioini, degli Aragonesi e degli Spagnoli; infatti è all’imperatore Carlo V l’attribuzione del suo aspetto odierno. Oggi sede della Biblioteca comunale e del Museo civico raccoglie all’interno molte opere; le più famose sono il presunto busto di Federico II di Svevia in pietra calcarea ritrovato nelle campagne della provincia, e il Sarcofago degli Apostoli, testimonianza del Cristianesimo a Barletta del III secolo.
Scopriremo l’unicità del Duomo, la Basilica di Santa Maria Maggiore, mirabile fusione tra elementi del romanico pugliese e del gotico. La chiesa a tre navate, edificata nel XII secolo, presenta anche una parte ipogea interessante nella quale si apprezzano tombe del IV secolo e la precedente basilica paleocristiana. Attraversando l’arco del campanile, percorrendo le vie del centro storico, giungeremo alla “Cantina della Sfida”. Secondo la tradizione, qui venne allestito un banchetto, secondo i costumi cavallereschi, in onore dei francesi che erano rimasti sconfitti durante uno scontro con gli spagnoli; luogo oggi allestito con armature, scudi e armi del ‘500. Immancabile sarà la foto di gruppo sotto la statua del colosso gigante posta davanti alla bellissima Basilica del Santo Sepolcro. La sua stessa titolazione rievoca il passato in cui sostavano i pellegrini diretti in Terra Santa e crociati in viaggio verso Gerusalemme.
La giornata si concluderà con la visita della Pinacoteca De Nittis, alla scoperta della più grande collezione d’opere di uno dei maggiori pittori italiani dell’ottocento nato proprio a Barletta nel 1846. La collezione, prezioso lascito di Léontine Gruvelle, moglie di Giuseppe De Nittis, a seguito della sua morte, è sita al secondo piano di Palazzo Della Marra , residenza aristocratica degli Orsini del XVI e mirabile esempio di barocco leccese. Il percorso attraverso le numerose testimonianze e documenti d’epoca vi aiuterà a comprendere l’evoluzione di un’artista che ha intrecciato le origini meridionali con la visione universale coltivata a Parigi e a Londra; centoquarantasei dipinti tra oli, pastelli e acquerelli, sessantuno incisioni e centocinquanta libri… un vero e proprio viaggio nell’anima di Giuseppe de Nittis.
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